domenica 30 gennaio 2011

Entropia


Naturale, inarrestabile motrice,
essenza stessa della vita,
di atomi, ed energia mescolatrice,
di caos ed equilibrio divinità.

Attentamente muove le pedine,
nessuna mossa vana,
potrebbe non sembrare,
del fato tesse ogni trama.

Guardando avanti sempre avanza,
mischiando i colori, crea nuove tonalità,
unisce alla microscopica diseguaglianza,
una macroscopica uniformità.

Dissipatrice di tumulti, è una preziosa alleata,
non fare niente, energia non dare,
alla tua mente agitata,
ci penserà lei a portarla alla quiete, a pacificare.

lunedì 24 gennaio 2011

Origami

Affascinanti creature,
infiammabili, di carta,
il risultato di tante piegature,
opera di una mano esperta.

E' solo un foglio quadrato,
ma potrebbe diventare qualsiasi cosa,
una rana, un bel cigno alato,
un pappagallo, una rosa.

Lui di questo non si cura,
carta è e carta rimarrà,
la sua forma è solo una nostra premura,
splendida illusione che ci incanterà.

Collezionati su un ripiano, accatastati,
soffocati dalla polvere muoiono,
meglio lasciarli in giro, dove sono stati creati,
dove strappano un sorriso, dove l'occhio sorprendono!

giovedì 20 gennaio 2011

L'Eterno Principiante

A volte succede qualcosa che mi sconvolge, che mi fa capire quanto sono fragile. A volte non mi accorgo neanche che quel qualcosa è avvenuto e mi ritrovo stravolto senza neanche sapere il perchè. In quei momenti mi rendo conto che tutto quello che ho imparato non serve a nulla. Che in realtà non ho imparato niente. Tutte le tecniche di rilassamento che ho studiato si sono sbriciolate, polverizzate, davanti all'intesità di questo malessere. Osservare le sensazioni è troppo doloroso. Continue fitte d'ansia che mi paralizzano il respiro, che irrigidiscono la laringe. Spesso devo ricordarmi di respirare, per non soffocare. E' come se la disperazione avesse fatto saltare i tappi, come se avesse bruciato tutte le pezze che avevo messo per tappare i buchi che sentivo nell'anima. Tutto traballa, cade e va in pezzi. Più tento di capirci qualcosa, ovvero di metterci un'altra pezza, e più non ci riesco. Questa inevitabilità è tanto terribile quanto rassicurante. Non mi resta altro da fare che vivere fino in fondo questo momento, troppo intenso per poter essere compreso.
Credevo di essere forte e di riuscire a vivere ogni situazione senza tremare.
Credevo di non credere, immaginavo di essere. Illusioni ben celate in cui sono caduto.
Forse la mia coppa è piena fino l'orlo e tutto sta uscendo fuori, dolorosamente. Forse è ora di svuotare la
coppa, ricominciare da capo senza sapere niente.
Come un principiante alla sua prima lezione.

venerdì 14 gennaio 2011

Niente Di Che




Svuoto le parole. Come scatole le ribalto, lasciando cadere tutti i significati che contiene. Guardo con interesse tutto quello che cade e quello che ancora si tiene aggrappato.

Sperimento la forza di gravità. Su qualsiasi parte il mio corpo poggia, concentro l'attenzione sulla zona di contatto con la terra, sentendo il mio peso, la pressione che esercito. L'effetto del fatto che semplicemente esisto. Sdraiato, seduto, in piedi, fermo e in movimento. Ogni posizione è "la" posizione.

Presto attenzione a tutte le mie abitudini, e alla cosa che mi spinge a perpetrarle. A volte mi capita di trovare abitudini timide, che appena le vedo spariscono.

Osservo i pensieri che mi attraversano la mente. A volte riesco ad guardarli e basta, altre volte li acciuffo e li cavalco. Sento il respiro che si tronca ogni volta che giunge un pensiero. Lo lascio andare, riprendo a respirare. Quindi...

Mi concentro sul respiro, e per quanto riesco a farlo, lo faccio.

Faccio tutto questo sempre, da solo o quando sto con gli altri. Sono interessato a tutto ciò che mi circonda, perciò guardo gli altri  e il mondo con la stessa attenzione con cui guardo me stesso.

Questo è ciò che ti dovrei rispondere se mi chiedessi:
<<Che hai fatto oggi?>>.
Ma io, in realtà, non sono sincero. Perciò la risposta che ti beccheresti sarebbe:
<<Mah, niente di che!>>.

giovedì 6 gennaio 2011

L'Effetto Farfalla, il Tessuto della Realtà e il Karma

Onde concentriche che si espandono,
dall'origine si allontanano,
diminuendo in ampiezza, non esplodono,
non si possono fermare, di sicuro arriveranno lontano.

Azioni che nello spaziotempo rieccheggiano,
come pietre lanciate in una pozza,
conseguenze che intorno si allargano,
toccan tutti, a volte è schiaffo, a volte è carezza.

Siamo tutti collegati,
attento alle tue azioni,
non riguardan solo te e i tuoi amati,
sìì consapevole, fai movimenti ponderati.

Ciò che hai fatto a te ritornerà,
perchè il mondo è un sistema chiuso,
rimbalzando di quà e di là,
rivedrai l'onda, ciò che hai diffuso.

mercoledì 5 gennaio 2011

Parassiti Emozionali

Voglia di cambiare,
che a volte ci prende,
voglia di rinnovare,
come un tarlo nella mente.

Rivestimento superficiale,
spesso strato di novità,
bello lucido e speciale,
ma niente di nuovo in profondità.

Cambiamento sintetico, accelerato,
più visibile che concreto,
tanto velocemente sei nato,
quanto velocemente sei appassito.

Nel sottosuolo ancora il tarlo si muove,
indisturbato, in continuo movimento,
sempre alla ricerca di cose nuove,
e a te, burattino, non resta che assecondare il suo lamento.

martedì 4 gennaio 2011

Fight Club

Vite perfette su pagine patinate,
cartelloni pubblicitari con icone sensuali,
bugie esistenziali ormai deflagrate,
niente più ti smuove, non hai più ideali.

Devi colpirmi più forte che puoi,
solo così ti puoi liberare,
dalla paura che non vuoi,
dall'idea di bellezza, che hai paura di abbandonare.

Siamo stufi,
e ne abbiamo le palle piene,
del mondo siamo i rifiuti,
la cantichiante e danzante merda che alla terra appartiene.

Spettacolosi beni terreni,
estensioni di un'anima che misera si sente,
status simbol della nostra ossessione,
catene che ci bloccano pateticamente.

E' solo dopo che abbiamo perso tutto,
che siamo liberi di fare qualsiasi cosa,
di non aver paura se qualcosa si è rotto,
di smettere la nostra ricerca ansiosa.

La caverna del tuo animale guida,
distrazione mentale, anestesia totale,
stratagemma omicida,
per ignorare una sofferenza che non sai spiegare.

Tu non sei il tuo lavoro,
non sei il tuo conto in banca,
distruggi il regno effimero,
svegliati, e comprendi che nulla ti manca!

Lasciati andare,
rilassati, non preoccuparti,
non fare niente e stai a guardare,
l'inevitabile schianto che sta per colpirti! 

Alla fine, le cose che possiedi ti possiedono,
Fà come vuoi, bello.